Quanto rompiscatole sono, le madri? Stavo ancora dormendo beatamente, quando la sua voce mi giunse alle orecchie.
"Micheal, maledizione! Riuscirai, una volta o l'altra, ad alzarti in orario? Muoviti, devi andare a scuola!"
Scuola? Che fastidiosa parola. Il giorno precedente non era stato dei migliori: avevo incontrato quella seccatura di Amber, mi ero messo a dormire sulla pancia di un ciccione senza neanche rendermene conto, poi avevo visto una ragazza bellissima (avevo tutta l'intenzione di scoprire chi fosse), ero arrivato in aula canto puntuale, avevo sostenuto un'audizione magnifica nonostante mi fossi scordato di preparare il brano da presentare. E adesso me ne stavo a poltrire sul mio comodissimo lettone... Fino a quando mia madre non mi aveva svegliato. Decisi che sì, tanto valeva andare a scuola. Guardai l'ora: le otto e mezza. Beh, se mi fossi sbrigato, forse sarei arrivato a scuola in tempo per il pranzo. Durante il pomeriggio si sarebbero tenute le prove del Glee. E poi magari avrei potuto scoprire qualcosa su quella buffa testolina rossa, o dormire. O entrambe: sarebbe stato il massimo.
Giunsi a scuola quando la campanella suonava la fine del pranzo. Poco male, avevo fatto colazione poco prima, e cantare a stomaco troppo pieno mi riusciva male. Però il menù del giorno includeva patatine fritte e hamburger... Decisi che una capatina in mensa ci poteva stare.
Quando uscii da lì, mi resi conto di essere in ritardo. Dieci minuti, nulla di che, ma ero in ritardo. Schuester non sarebbe stato molto contento. Camminai
quasi velocemente verso l'aula canto, e aprii la porta.
"Scusate il ritardo, ma mi sono preso a letto ed è già tanto che sia riuscito ad arrivare per il pomeriggio..." I ragazzi del Glee si misero a ridere.
"Oh Dio, scusa! Ti ho interrotto mentre cantavi! Mi dispiace mi dispiace e mi dispiace!" esclamai in direzione di quella ragazza che mi fissava, a bocca aperta, paralizzata.
Sbalordito, spalancai occhi e bocca. Era lei! La stessa ragazza che avevo visto per i corridoi!
Altro che Micheal, dovevano chiamarmi Fortunato.
"Prego, Micheal." disse l'insegnante. "Vai pure a sederti, invece di rimanere lì, sull'uscio, come uno stoccafisso."
Mi accomodai accanto a Rachel Berry, senza mai distogliere lo sguardo dalla ragazza, che ora era arrossita come un peperone. Com'era carina...
E avevamo addirittura una passione in comune! Decisamente, avevano sbagliato a darmi il nome.
"Professore?" lo chiamai. Lui si voltò verso di me.
"Vorrei farmi perdonare da questa ragazza, e credo che il modo migliore sia farle rifare la sua audizione... In un duetto, con me magari."
Guardai la ragazza, sembrava in fin di morte. Paralizzata, ogni secondo il suo colorito si accendeva di più.
"Certo, per me è una buona idea." Anche i miei compagni sembravano apprezzare la mia idea.
La musica iniziò, ma la ragazza stava muta. Maledizione, non poteva non conoscere la canzone, era famosissima. Ma capii che era troppo sconvolta. Sconvolta da cosa? Avevo qualcosa di strano? Puzzavo? No, nulla di ciò. Era perché avevo interrotto la sua audizione? Era una reazione troppo esagerata!
I ragazzi della band riprenderono l'intro e capii che dovevo cominciare a cantare io... E sperare che si riprendesse.
Take my hand, take a breath
Pull me close and take one step
Keep your eyes locked on mine,
And let the music be your guide.
Won't you promise me (now won't you promise me, that you'll never forget)
We'll keep dancing (to keep dancing) wherever we go next
Oh beh, perlomeno aveva iniziato a cantare. Quant'era bella la sua voce.
It's like catching lightning the chances of finding someone like you
It's one in a million, the chances of feeling the way we do
And with every step together, we just keep on getting better
So can I have this dance (can I have this dance)
Can I have this dance
Take my hand, I'll take the lead
And every turn will be safe with me
Don't be afraid, afraid to fall
You know I'll catch you threw it all
And you can't keep us apart (even a thousand miles, can't keep us apart)
'Cause my heart is (cause my heart is) wherever you are
It's like catching lightning the chances of finding someone like you
It's one in a million, the chances of feeling the way we do
And with every step together, we just keep on getting better
So can I have this dance (can I have this dance)
Can I have this dance
Oh no mountains too high enough, oceans too wide
'Cause together or not, our dance won't stop
Let it rain, let it pour
What we have is worth fighting for
You know I believe, that we were meant to be
It's like catching lightning the chances of finding someone like you (someone like you)
It's one in a million, the chances of feeling the way we do (we do)
And with every step together, we just keep on getting better
So can I have this dance (can I have this dance)
Can I have this dance
Can I have this dance
Can I have this dance
Terminata la canzone, le feci un inchino.
"Splendida." sussurrai, e lei arrossì. Di nuovo. Che effetto avevo?
Oppure era un pezzo di hamburger tra i denti. Sperai proprio che non si trattasse di questa seconda opzione.
I ragazzi si misero ad applaudirci clamorosamente, e lei sorrise.
"Ottimo. Sei dentro!" le disse il professore.
"Grazie, professor Schuester." disse piano lei.
Guardò Rachel, si scambiarono un'occhiata che non compresi, e poi lei andò a sedersi nell'angolo, di fianco a Santana. Mi sedetti a mia volta, affatto vicino a lei ma comunque in modo da poterla guardare. Non presi nemmeno sonno, da quanto ero preso da lei. Chi diamine era? Le avrei parlato appena conclusa la lezione.
Dopo tempo interminabile, in cui io la fissavo e lei arrossiva vistosamente, per poi girarsi un secondo e rigirarsi subito imbarazzatissima, la campanella decise di suonare.
Finalmente.Edited by AriRedrum_ - 18/9/2012, 20:13